Conto Termico, quali sono gli interventi agevolabili?

Dal 15 luglio 2013 è possibile richiedere, depositando sul sito del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) l’apposita domanda, gli incentivi offerti dal Conto Termico 2013.

Il Conto Termico 2013 offre il rimborso fino al 40% delle spese effettuate per una serie di interventi che specificheremo più avanti. Le condizioni per richiederlo sono diverse.

Prima di tutto bisogna aver terminato il lavoro per cui si richiede il rimborso, le opere devono essere state svolte dopo il 3 gennaio 2013, la richiesta deve essere inoltrata entro 60 dalla fine dei lavori e c’è tempo fino al 15 settembre.

Le prime condizioni in realtà sono un poco ambigue: la possibilità di fare domanda è attiva solo dal 15 luglio, quindi è inutile per tutti coloro che hanno terminato lavori a gennaio, febbraio, marzo o aprile 2013, cioè ben prima dei 60 giorni.

In questo caso la legge prevede, per tutti i lavori eseguiti prima delle reale disponibilità dei moduli e della registrazione, che i 60 giorni decorrano a partire dal giorno di pubblicazione della modulistica (cioè il 15 luglio 2013).

In ogni caso, per tutti quelli che possono richiedere l’incentivo, è utile sapere che i lavori che rientrano nel piano del Conto Termico sono quelli volti a sostituire la vecchia caldaia con una a energia rinnovabile.

Va bene quindi per chi ha sostituito un impianto di riscaldamento con una caldaia a biomasse, una pompa di calore elettrica, geotermica o a gas, una caldaia a condensazione, per l’installazione di collettori solari termici e nel caso in cui uno scaldacqua elettrico (il vecchio scaldabagno per intenderci) sia stato sostituito con uno a pompa di calore.

Per le Pubbliche Amministrazioni è estesa la possibilità di includere nella richiesta del Conto anche il rimborso per interventi di isolamento, schermatura, sostituzione di infissi o generatori a condensazione: interventi che invece per i privati godono della detrazione IRPEF del 65%.

Per chi è intenzionato a richiedere questi incentivi c’è da sapere che bisogna affrettarsi: le pratiche vanno depositate entro il 15 settembre ed è consigliabile fare tutto seguendo l’iter previsto senza fare sbagli, dato che purtroppo i fondi sono limitati ed i rimborsi verranno concessi fino al raggiungimento del tetto di spesa previsto per quest’anno: 900 milioni, di cui 700 per i privati.

Il percorso per i privati per richiedere ed ottenere gli incentivi passa attraverso l’Iscrizione del responsabile dei lavori sul Portaltermico del sito del GSE. Bisogna inserire tutti i dati riguardanti i lavori e l’edificio (inclusa la certificazione energetica dell’immobile), i bonifici e le fatture delle spese (tenendo bene in mente di allegare solo spese per le quali si può ottenere l’incentivo, non cercate di includere altre spese relative ai lavori non inclusi nel Conto Termico 2013) verrà generato un codice numerico e poi una scheda-domanda personalizzata basata su tutti i dati inseriti.

La scheda, precompilata, deve essere stampata e firmata ed inviata al GSE a cui spetta avviare la pratica. In caso di buon fine dell’istruttoria, entro 60 giorni si riceverà dal Gestore dei Servizi Energetici una scheda con una tabella che spiega come verranno ripartiti i rimborsi, dato che normalmente vengono bonificati in rate nell’arco di tempo di un minimo di due anni ad un massimo di cinque, eccetto per spese inferiori ai 600 che vengono rimborsate in un’unica rata. I rimborsi come già detto, arrivano fino ad un massimo del 40% della spese, ma spetta al GSE stabilire caso per caso l’entità degli incentivi in base al tipo di intervento ed alla zona climatica.

Secondo alcune associazioni di categoria l’entità media si aggira attorno al 15-20%. Forse le percentuali non saranno altissime, ma comunque bastano a spingerci ad usare metodi di riscaldamento che già di per sé ci faranno risparmiare soldi nel corso degli anni.

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