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E se muoversi in modo sostenibile servisse anche a produrre energia pulita?

La mobilità sostenibile è di certo un tema attualissimo e, anche nel nostro paese, sono sempre più numerose le iniziative volte a promuoverla, al fine di incentivare tutte le persone a spostarsi senza inquinare, o comunque riducendo al minimo le emissioni nocive di CO2. Un modo rapido, salutare, economico ed assolutamente ecologico per circolare quotidianamente in città, ad esempio per recarsi al lavoro, a fare compere, o semplicemente per accompagnare i figli a scuola, è la bicicletta, mezzo che oggi pian piano sta tornando di gran moda. Allo stesso tempo anche l’impiego di fonti energetiche rinnovabili continua a riscuotere un interesse crescente  ed è  aumentato esponenzialmente il numero di persone e di aziende che per soddisfare i propri bisogni energetici ha deciso di ricorrere all’installazione di un impianto fotovoltaico.
Ma cosa pensereste se vi dicessero che è possibile muoversi in maniera sostenibile, non solo evitando sprechi energetici e senza inquinare, ma addirittura producendo energia pulita?
In Olanda, il paese delle biciclette per antonomasia, è stato tentato un esperimento singolare in tal senso: il 12 novembre è stata inaugurata “SolaRoad”, la prima pista ciclabile realizzata con celle fotovoltaiche!
Attualmente questo percorso, che fa parte di un tratto di strada che collega Amsterdam con Krommenie, è lungo 70 metri, ma pare che entrò il 2016 i metri ricoperti con celle solari, che sono state inserite nel cemento e sono state rivestite da vetro temprato ed antiscivolo in modo da consentire il passaggio della luce solare, dovrebbero essere almeno un centinaio. La superficie della pista risulta liscia e leggermente inclinata, in modo tale da consentire allo scorrere della pioggia di pulirla e da ottimizzare l’esposizione ai raggi solari; in effetti questa disposizione dei pannelli praticamente orizzontale fa sì che questi producano circa il 30% di energia in meno rispetto a quelli posizionati sui tetti degli edifici. Ma non dimentichiamoci che si tratta comunque di sfruttare dei metri quadri che normalmente non produrrebbero nulla, L’istituto di ricerca TNO, che ha avviato e promosso questa sperimentazione, ha sottolineato come in realtà possano essere innumerevoli le superfici idonee ad una trasformazione di questo genere e le  prospettive future sono davvero ambiziose, anche perché i pannelli hanno superato i primi test di resistenza ai veicoli pesanti ed il sogno è quello di riuscire a trasformare la rete stradale dei Paesi Bassi in un gigantesco pannello solare, che fornisca energia pulita alle città, alle abitazioni ed ai trasporti a impatto zero.
Ascoltando una notizia del genere viene naturale domandarsi perchè un’iniziativa di questo tipo non sia attuabile anche nel nostro paese: la risposta è che purtroppo in questo senso siamo ancora indietro anni luce! Di certo per invogliare la gente a spostarsi in bici è necessario modificarne radicalmente le abitudini, inculcando una diversa filosofia di vita, agendo sul piano culturale e facendo capire a tutti l’importanza di salvaguardare l’ambiente e come sia possibile farlo anche semplicemente attraverso piccoli gesti all’apparenza insignificanti. Soprattutto, però, bisogna investire per fornire i mezzi necessari a far tutto ciò, innanzitutto predisponendo idonei percorsi protetti, ovvero realizzando le cosiddette piste ciclabili, collegandole tra loro in maniera idonea e strategica, così da garantire la sicurezza dei ciclisti, che in Italia al momento è ancora utopia!