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Equity Crowdfunding ed energie rinnovabili: un binomio possibile anche in Italia

Il Crowdfunding è un’innovativa modalità di finanziamento collettivo attraverso la quale gruppi di persone, per lo più privati, raccolgono i capitali necessari per realizzare progetti, per finanziare imprese di vario tipo o per sostenere cause alle quali credono. In un momento di crisi come quello attuale, sono sempre più numerose le Startup che per il proprio lancio decidono di affidarsi al crowdfunding ed ora finalmente anche nel nostro paese questa singolare “raccolta fondi dal basso”, che per lo più viene attuata e sponsorizzata via web, comincia a trovare applicazione anche nell’ambito della Green Economy e delle energie rinnovabili.
All’estero esistono già diverse piattaforme di crowdfunding dedicate alle fonti energetiche alternative, che hanno l’indubbio vantaggio di riuscire a far incontrare domanda ed offerta e grazie alle quali è stato possibile realizzare finanziamenti importanti nel settore delle rinnovabili; tra le tante, è possibile annoverarne in particolare cinque, che non solo sono le più “famose”, ma che sono riuscite ad ottenere buoni risultati in tempi brevi. Windcentrale, ad esempio, è una piattaforma nata in Olanda nel 2010, che si occupa esclusivamente di eolico e ad oggi è riuscita a raccogliere più di 14 milioni di euro; la piattaforma inglese Abundance generation, nata nel 2011, consente invece di diversificare gli investimenti, puntando sull’eolico, ma anche sul fotovoltaico, sulla digestione anaerobica e su vari progetti idroelettrici e fino ad ora ha raccolto nel complesso circa 8 milioni di euro. La californiana Mosaic, dedicata agli impianti fotovoltaici ha oramai raggiunto i 9 milioni di dollari investiti; Gencommunity, piattaforma gallese on line dal 2013 e con una spiccata finalità etica, per ora ha sponsorizzato solo un paio di progetti per investimenti pari a circa 1 milione di sterline, ma lo scorso anno si è aggiudicata il British Renewable Energy Award; altro progetto di taglia decisamente inferiore ai precedenti e molto più improntato sul locale e sui possibili benefici alla comunità, ma comunque proveniente dal Regno Unito, è il Solar school, che si propone di riqualificare in maniera sostenibile gli edifici scolastici inglesi dotandoli di pannelli fotovoltaici e che per ora ha raccolto circa mezzo milione di euro necessario a far partire i primi 17 interventi.
Anche l’Italia si sta organizzando per il lancio sul web delle prime piattaforme di crowdfunding: la prima in assoluto dovrebbe essere Fundera, che attualmente è in fase di sviluppo e alla ricerca di Startup, progetti ed iniziative degne di nota da patrocinare, ma il cui portale web è già attivo e consultabile per comprendere meglio di cosa si tratti e poi nel giro di qualche mese dovrebbe partire anche Ecomill. Per quel che è dato sapere ad oggi, Fundera si propone di investire non solo nell’ambito delle Energie rinnovabili e dell’ Efficienza energetica, ma anche nel settore Agroalimentare, in quello della Bioedilizia, della Mobilità sostenibile, nonché nelle Biotecnologie, nella Chimica Verde, nella Gestione e Trattamento Rifiuti, nei Servizi ambientali e nella Sostenibilità in generale.
Resta da vedere ora se, come ci auguriamo, le nostre piattaforme di Crowdfounding dedicate alla Green Economy riusciranno ad avere lo stesso appeal ed a riscuotere lo stesso successo di quelle estere.
 
http://www.fundera.it/
http://ecomill.it/

 

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