Giappone: il governo incentiva la nascita di nuovi impianti fotovoltaici nelle discariche

Spesso, parlando di fotovoltaico, ci si trova a discutere dei rifiuti che esso è destinato a produrre e dell’inevitabile problema connesso allo smaltimento dei pannelli alla fine del loro naturale ciclo di vita; in Giappone oggi invece si va ben oltre e si cerca un modo appropriato per “riciclare” le discariche trasformandole in parchi solari capaci di produrre energia Green.
Il Ministero dell’ambiente nipponico, a seguito di un’attenta fase di studio, avviata già a partire dallo scorso anno, ma conclusasi solo ora, ha deciso di inaugurare un nuovo regime fiscale, della durata complessiva di tre anni, volto ad incentivare la creazione di nuovi impianti fotovoltaici sulle aree destinate allo stoccaggio dei rifiuti.La notizia è stata pubblicata qualche giorno fa sul quotidiano nazionale Asahi Shimbumed  ed il governo, sul proprio sito web, ha messo in rete un documento che illustra tutte le argomentazioni e le specifiche della nuova proposta a sostegno del fotovoltaico.
La stima parla di circa 7,4 GW di potenza che potrebbero venir prodotti senza consumare nuovo territorio e dunque con un impatto ambientale pressoché nullo: in effetti sul suolo giapponese le discariche ammortano a circa 3.600 ed in totale coprono una superficie pari a poco meno di 27.000 acri. Ad oggi in Giappone, secondo quanto emerge dai dati governativi pubblicati a fine marzo, risulterebbero collegati alla rete solo 8,7 GW, per cui si è ben lontani dalla soglia dei 66 GW fissata come obiettivo nazionale dal governo di Tokyo e “coprire” le aree destinate a discarica potrebbe portare quasi ad un raddoppio della produzione attuale, il tutto senza causare alcun disagio ad alcuno e senza intaccare il paesaggio.
Anche in Italia si era pensato a qualcosa del genere con il V Conto Energia (luglio 2012-luglio 2013), che prevedeva incentivi per la installazione di impianti fotovoltaici che sorgessero su discariche esaurite o in aree di loro pertinenza. A parte il fatto che nel nostro paese la “stagione degli incentivi” statali al fotovoltaico purtroppo, almeno al momento, pare essersi davvero chiusa, vi è un’ulteriore sostanziale differenza tra la passata legislazione italiana e l’attuale nipponica, in quanto quest’ultima dovrebbe prevedere agevolazioni per l’installazione di impianti fotovoltaici anche in discariche che risultino ancora funzionanti e perfino per le aree di pertinenza ad esse connesse.

 

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