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Cobat: a Solarexpo prosegue la campagna per un corretto smaltimento dei pannelli

A SolarExpo abbiamo incontrato Cobat, il consorzio nazionale per lo smaltimento e riciclo batterie, RAEE, pneumatici e pannelli fotovoltaici. 

Luigi De Rocchi, del settore Studi e ricerche, presente in fiera per promuovere la campagna di smaltimento dei moduli fotovoltaici (in allegato il comunicato stampa) , ci ha dato una panoramica sull’avanzamento dele tecnologie di accumulo ma soprattutto sul loro smaltimento. 

Ad oggi, in sostituzione delle tecnologie al piombo, abbiamo le batterie al litio, ai sodio cloruri di nickel (dette al sale) e le batterie sodio-zolfo. Tutte possibilità che estendono immensamente le capacità di accumulo di energia, ma che, sfortunatamente, ancora sono di difficile smaltimento. Infatti, poichè gran parte delle nuove tecnologie sopracitate vengono sviluppate in aree non EU-USA, lo sviluppo e la produzione sono spesso svincolate dal concetto di Life cycle, ovvero quel concetto che prevede che la progettazione di un nuovo prodotto sia inclusiva di tutto il percorso di vita ed utilizzo del prodotto stesso, dall’ideazione allo smaltimento. 

Al momento solo le batterie al Litio sono sottoposte a procedimenti di smaltimento che permettono il recupero di materiali secondari: Cobat ha in programma uno studio tecnologico in partnership con il CNR per raggiungere livelli sempre più soddisfacenti nello smaltimento e recupero di batterie al Litio e al sale. Anche perchè, ad oggi, gran parte dello smaltimento delle batterie vengono smaltite negli Stati Uniti, con processi non approvati in Unione Europea, o direttamente dai produttori (ne è esempio la cinese NGK). Discorso a parte per le batterie a base di zolfo, il cui recupero non è nè semplice nè senza rischi. 

Ci auguriamo, quindi, che Cobat prosegua e sia supportato nelle sue campagne di smaltimento, tanto più che deve affrontare un mercato sempre più dipendente da dispositivi di accumulo le cui tecnologie vengono spesso sviluppate in paesi in cui ancora non c’è la percezione del fine vita prodotto. 

Ce lo auguriamo anche per dare sempre più supporto anche alle nuove forme di mobilità elettrica, che stanno suscitano sempre più interesse ed entusiasmi, anche se la strada della loro diffusione è costantemente ostacolata da barriere infrastrutturali e di lobby. Per sostenre il concetto di mobilità sostenibile, bisogna lavorare affinchè i mezzi siano essi stessi sostenibili ed ecocompatibili. 

Che la campagna di smaltimento e sensibilizzazione prosegua. 

 

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