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INTONACI RISANANTI: PROSPETTIVE D’USO

I produttori di pitture e intonaci sono al centro di uno scenario nel quale diverse esigenze: quelle tecniche ed estetiche dei progettisti, i vincoli architettonici e ambientali, le normative riguardanti le formule e l’uso dei prodotti, la necessità di svolgere i lavori in modi e tempi ottimali, ma rapidi e quindi economici. L’impresa tende a essere l’interprete centrale di tali ambiti infatti non è un caso che all’interno di esse, accanto ai tecnici, siano state affiancate nuove professionalità che si interfacciano con progettisti, enti ed esecutori.

Innumerevoli sono le situazioni reali che si presentano di volta, in volta, così come affollate si presentano le gamme dei prodotti e le tecniche esecutive offerte dal mercato. Qui preme identificare, in sintesi, quali sono le direzioni principali prese, insieme, da progettisti e produttori. L’ambito delle facciate esterne delle costruzioni, sia nuove che da ristrutturare, appare essere quello maggiormente ricco di situazioni e di problemi: qui sono sempre richieste realizzazioni di eccellenza sia estetica che tecnica. La tendenza è quella di concepire i lavori in modo unitario, non più scindendoli nelle due fasi: intonacatura e pitturazione.

L’intonaco esterno ideale dovrebbe avere due caratteristiche tra loro antitetiche: essere idrorepellente, ma allo stesso tempo permettere alla umidità presente all’interno di fuoriuscire; ciò è ottenibile con l’uso di materiali tra loro complementari: sarà la pitturazione finale che completerà il lavoro, in particolare con le pitture a base silossanica perciò la pitturazione finale assume un carattere di complementarità dell’intero lavoro.

Oggi si prendono in considerazione essenzialmente quattro grandi famiglie di prodotti per le pitturazioni in esterni:

  • pitture a base di calce
  • pitture a base di silicato di potassio,
  • pitture a base di resine organiche,
  • pitture a base di resine silossaniche.

 

Le pitture a base calce aderiscono al supporto per reazioni chimiche e fisiche con la calce presente nell’intonaco, ciò significa che esse possono essere usate solo su intonaci “recenti” a base calce. L’elevato assorbimento di acqua piovana è compensato da una altrettanto capacità di restituirla. Le finiture a calce permettono risultati di rilievo estetico. Anche i silicati aderiscono per reazione chimica, non filmano, ma penetrano capillarmente nel supporto migliorandone coesione e resistenza.

Le pitture a base di resine organiche garantiscono una eccellente adesione, poiché penetrano capillarmente nel supporto. Se il supporto è umido, la penetrazione risulterà limitata e causerà problemi. Il successo di questi prodotti è dovuto alla facilità di impiego e agli eccellenti risultati anche con operatori non molto qualificati. Le pitture a base di resine silossaniche sembrano essere una scelta quasi ideale, in quanto uniscono un’alta idrorepellenza a una elevata traspirabilità, possiedono una elevata compatibilità con praticamente tutti i tipi di supporto sia vecchi che nuovi, alla calce, al cemento, misti e anche su edifici storici e di pregio.

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