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SOLUZIONI OTTIMALI PER IL FREDDO

È ancora pratica comune produrre energia termica con apparecchi classici, quali caldaie o resistenze elettriche, in modo indipendente dal sistema di raffrescamento o condizionamento.

Contemporaneamente, il fluido freddo, necessario al controllo della temperatura nel periodo estivo, è prodotto con gruppi frigoriferi, in grado di generare acqua fredda (generalmente a circa 7 °C) utilizzando un ciclo di Carnot.

Nel caso di medie o grandi ristrutturazioni, la soluzione tradizionale, risulta inefficiente ed estremamente dispendiosa in termini di costi di gestione e non solo. Secondo un corretto approccio di ottimizzazione energetica, si dovrebbe impostare la progettazione e la realizzazione degli impianti partendo da un’accurata disamina delle possibilità energetiche del sito e da un’integrazione di tutti i sistemi.

Occorre verificare:

– disponibilità di fonti energetiche da recuperare, ad esempio da processi industriali;

– disponibilità di fonti energetiche geotermiche, quali l’utilizzo del sottosuolo o la possibilità di sfruttamento di acque di falda;

– disponibilità di energie alternative, quale il solare termico.

La tecnologia attuale consente di utilizzare apparecchiature integrate capaci di generare sia il fluido caldo che quello freddo con costi e rese energetiche vantaggiose, sfruttando le possibilità energetiche del sito. Anche la scelta della tipologia dell’impianto da realizzare è fondamentale per la resa e il comfort da garantire nello stabile.

Attualmente, si incontrano principalmente tre tipologie di installazione:

● Impianti a fan coils (impianto tradizionale), con l’aggiunta di un sistema di ventilazione realizzato con aria trattata se si vuole non solo raffrescare l’ambiente, ma condizionarlo mantenendo anche il controllo dell’umidità ambiente. Come unico vantaggio possiamo ricordare, se pure a fronte di notevoli sprechi di energia, il ripristino veloce delle condizioni ambientali.

● Impianti a tutt’aria, realizzati con il solo trattamento dell’aria, senza macchine locali in grado di generare calore o abbattere carichi termici concentrati. Sono molto più semplici dei precedenti, ma hanno una bassa potenzialità specifica, il che li rende utilizzabili solo in ambienti a basso carico termico. I vantaggi e gli svantaggi sono simili a quelli citati al punto precedente.

● Impianti a pannelli, realizzati con l’inserimento in pavimenti, muri o soffitti di una rete di tubazioni tale da essere in grado di trasmettere all’ambiente per conduzione e irraggiamento il fabbisogno termico necessario.

La principale caratteristica è dovuta al fatto che utilizzano temperature inferiori a quelle dei sistemi tradizionali, tali da consentire due importanti funzioni:

– un’accurata regolazione del fabbisogno termico;

– la possibilità di utilizzare al meglio le fonti alternative disponibili.

In altri termini, la possibilità di ottimizzare, a pari o superiore risultato, l’aspetto energetico.

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