classea.jpg

Il rapporto di Legambiente “Tutti in classe A” boccia l’edilizia italiana e le archistar

Nonostante l’ormai acclarata importanza della riduzione dei consumi energetici e di una casa a classe energetica alta, dimostrata tra l’altro anche dall’obbligo introdotto dal governo di presentare nei contratti d’affitto e compravendita la certificazione energetica degli immobili, nel nostro paese siamo ancora molto indietro su questa importante questione. A dirlo è Legambiente che nel suo dossier “Tutti in classe A” boccia il panorama edilizio italiano. 

Lo studio prende in considerazione ben 500 edifici in 47 città sparse per tutto il suolo italiano e attesta come questi siano ancora inefficienti per quello che concerne il risparmio energetico. 
Sono stati inoltre sorprendentemente bocciati anche edifici progettati da architetti di fama internazionale come Fuksas, Portoghesi e Krier, poiché attraverso analisi a infrarossi sono stati rilevati numerosi difetti sia a livello strutturale  che perimetrico i quali impediscono un isolamento termico che garantirebbe un minor consumo energetico. Nonostante infatti questi edifici si definiscano spesso biocase è possibile vedere dalle termografie i problemi di dispersione degli altri edifci.

Legambiente esorta all’adozione di regole omogenee in tutto il paese che agevolino il miglioramento delle prestazioni energetiche. Sarebbe utile infatti introdurre ad esempio uno standard minimo obbligatorio di classe A per ristrutturazioni edilizie che superino una cerata dimensione e per facilitare questo magari aumentare o prorogare le agevolazioni fiscali.
Inoltre secondo Legambiente è necessario semplificare la burocrazia necessaria  alle autorizzazioni per gli interventi di riqualificazione energetica.

Ma vi sono anche casi positivi da  cui prendere esempio, come a Bolzano nel Kondominuim Rosenbach, a Firenze a via Cittadella ed in alcuni condomini di Cassano delle Murgie. Qui gli appartamenti a risparmio energetico la fanno da padrone e non ne giova solamente l’ambiente, ma anche il portafoglio: quando vi è risparmio energetico infatti le bollette sono meno care, e si può giungere fino ad un risparmio di 1.000 euro.

Come ha infatti dichiarato il vice presidente di Legambiente Edoardo Zanchini: “In un periodo di crisi drammatica come quello che sta vivendo il mercato immobiliare italiano, la sfida di innovazione proposta dall’Unione europea va assolutamente raccolta  perché attraverso la chiave dell’energia è possibile riqualificare gli edifici in cui viviamo e lavoriamo, per renderli oltre che meno energivori più belli, ospitali, salubri. E’ una opportunità che va colta fino in fondo, per arrivare ad azzerare le bollette delle famiglie, per creare lavoro in un campo ad alto tasso di occupazione e con importanti possibilità di ricerca applicata. Ma questa direzione di cambiamento responsabilizza tutti, dalla pubblica amministrazione agli imprenditori edili, dai progettisti ai cittadini”. 

Una casa in classe A è infatti sinonimo di comfort, innovazione, temperature calde d’inverno e fredde d’estate facili da mantenere con una spesa contenuta, un appartamento a basso consumo non è quindo solo importante per il ridotto impatto ambientale, ma anche per il benessere e la qualità della vita di chi ci abita.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *