Regione Lombardia e il suo Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR)

L’Assessore Regionale Terzi spiega che il PEAR punta alla riduzione della dipendenza da fonti energetiche fossili e “utilizzare le risorse in modo efficiente e valorizzare quanto più possibile quelle proprie del territorio: il sole, l’acqua, le biomasse vegetali, le cosiddette rinnovabili”.

Il Piano è stato approvato. Ora va messo in pratica. 

 

Qui il comunicato di Regione Lombardia: 

12 novembre 2013 

(Ln – Milano) “L’obiettivo centrale che il nuovo Piano energetico ambientale regionale propone è la riduzione dei consumi di energia da fonti fossili. Si tratta di un obiettivo essenziale, perché coincide con il concetto stesso di sviluppo sostenibile, cioè con la possibilità di creare benessere e sviluppare le attività economiche cercando di usare il meno possibile le risorse naturali”. Così l’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, durante il suo intervento alla prima conferenza di valutazione del Programma energetico ambientale regionale (Pear), oggi a Palazzo Lombardia. La conferenza rappresenta il primo momento di confronto pubblico sul Pear, lo strumento di pianificazione col quale Regione Lombardia definisce le modalità per far fronte agli impegni per il 2020 sullo sviluppo delle fonti rinnovabili.

 

VALORIZZARE LE RINNOVABILI – “Questo – ha proseguito la titolare regionale dell’Ambiente – significa utilizzare le risorse in modo efficiente e valorizzare quanto più possibile quelle proprie del nostro territorio: il sole, l’acqua, le biomasse vegetali, le cosiddette rinnovabili. Le fonti rinnovabili sono un tema importante, su cui l’Europa e l’Italia impongono alla Lombardia il raggiungimento di obiettivi ambiziosi, che noi abbiamo fatti nostri, convinti che questa sia la strada da percorrere”.

 

LA VIA DELLA SEMPLIFICAZIONE – “Uno strumento essenziale per raggiungere questi obiettivi – ha puntualizzato Terzi – è la semplificazione, strada intrapresa già da tempo dalla Regione Lombardia. Una delle questioni allo studio di questo piano è l’identificazione di “aree non idonee”, cioè quelle aree inadatte, per le loro caratteristiche, a ospitare nuovi impianti a fonti rinnovabili”.

 

IL NODO DELL’EFFICIENZA ENERGETICA – “L’altro nodo – ha continuato l’assessore – è l’efficienza energetica: questo piano individua possibilità di risparmio, che coinvolgono tutti i settori, ma in modo particolare i consumi dei nostri edifici. L’obiettivo è fare sì che gli interventi necessari ad avere edifici più efficienti vengano eseguiti e questo significa risparmio, ma anche nuovo lavoro per i settori produttivi”.

 

I FONDI EUROPEI – “Le linee strategiche di questo Programma – ha precisato Terzi – saranno il punto di riferimento da cui partire, per decidere come utilizzare i fondi strutturali europei assegnati alla Lombardia per il periodo 2014-2020. Per la prima volta ci viene chiesto di riservare una quota corrispondente ad almeno il 20 per cento delle risorse complessive agli interventi nel settore dell’energia, a conferma dell’importanza che questo tema riveste anche in Europa”. “In questi giorni – ha concluso l’assessore Terzi – si stanno ancora definendo le risorse e gli assi principali di finanziamento, ma sicuramente ci saranno temi considerati strategici da questo Piano: la ristrutturazione degli edifici pubblici, l’illuminazione pubblica, il teleriscaldamento”.

(Lombardia Notizie

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