http://i0.wp.com/solarlove.org/wp-content/uploads/2013/04/ibm-pv-thermal-technology.jpg?resize=521%2C640

Da IBM arriva un gigantesco girasole fotovoltaico a basso costo

Ultimamente nel settore dell’energia solare ed in particolar modo di quella fotovoltaica, si sente spesso parlare di nuove tecnologie e di nuove tipologie di pannelli o di materiali che dovrebbero consentire un incremento di efficienza rispetto a quelli attuali, o che comunque potrebbero portare ad un maggior impiego del fotovoltaico nella vita quotidiana di tutti. L’ultima novità arriva inaspettatamente dall’IBM, il colosso dell’informatica, che, in collaborazione con la società svizzera Airlight Energy, ha creato un gigantesco girasole che promette di essere piuttosto economico ed al contempo di riuscire a captare l’80% della radiazione incidente convertendola in energia utile.

Il prototipo è stato chiamato High Concentration PhotoVoltaic Thermal (HCPVT) ed è alto ben 9 metri; a ben guardare potrebbe sembrare anche un’enorme parabola, ricoperta di sottilissimi specchi d’alluminio di forma circolare e corredata da una miriade di piccoli tubi che servono da conduttori per il liquido di raffreddamento. Secondo i progettisti che hanno realizzato il prototipo dell’ HCPVT ogni “girasole fotovoltaico” in un giorno di sole sarebbe in grado di generare 12 kW di potenza elettrica e 20 kW termici.

Durante la presentazione ufficiale del prototipo, svoltasi a Zurigo, i direttori di IBM e Airlight Energy hanno assicurato che entro il 2017 il generatore sarà pronto per il mercato ed hanno dichiarato che rispetto alle tecnologie odierne per produrlo si spenderà la metà, o addirittura un terzo e questo proprio grazie ai minuscoli tubicini che trasportano l’acqua (rigorosamente distillata) dalla superficie degli specchi fino al cuore del dispositivo, che peraltro sono i medesimi che IBM utilizza per raffreddare i suoi pc ad alte prestazioni.

L’High Concentration PhotoVoltaic Thermal, esattamente come il fiore che ricorda, è dotato di un dispositivo di tracciamento della luce solare che gli consente di orientare sempre la sua “corona” verso la fonte luminosa ed il suo costo abbastanza contenuto lascia sperare che in futuro un campo di girasoli fotovoltaici possa risolvere i problemi di molte parti del mondo in cui vi è mancanza non solo di energia, ma anche di aria fredda ed acqua potabile, dato che il calore prodotto potrebbe essere impiegato per dissalare l’acqua rendendola potabile.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *